Alle estreme falde di un costolone che scende robusto e gibboso, e fratto in alcuni punti, dalle vette del Legnone e del Legnoncino, sulla radura della selvosa collina tondeggiante di Olgiasca che, a forma di una grossa e sgraziata testuggine, mollemente digrada e decisamente si spinge nell’acqua, si erge, raccolta e raccordata sul chiostro quadrangolare, seppur con vistose appendici al nucleo primitivo, la struttura massiccia dell’abbazia di Piona, vegliata da un campanile che ha l’aspetto, di un faro di segnalazione. Ubicata nella parte nord della sponda orientale, quasi al cominciare del lago di Como, di rimpetto alle cittadine graziose di Gravedona, di Dongo e di Domaso, poco distante, seppur leggermente decentrata e protetta, dalla confluenza della Valtellina e della Valchiavenna – da sempre vie di comunicazione e di commercio ed anche, purtroppo, di invasione e di aggressione – l’abbazia: costituisce un monito ed una speranza di pacifica convivenza e di cristiana collaborazione, ...
Ohhh precioso, me gustan mucho las fotografías... tienes unos blogs preciosos:
RispondiEliminaenhorabuena!!!
feliz día
bacci
eljardindemiduende
Queste immagini sono uno splendore! Complimenti cara, un bacione
RispondiEliminaGrazie, grazie e ancora grazie per i complimenti.
RispondiEliminaUn bacione, a presto!
Merci de ta visite...
RispondiEliminaLes jardins sons très fleuris par chez toi.
Bonne journée :))
Cara Pesciolina, estos jardines son esplendorosos, tu mirada (sguardo) capta lo mejor de ellos para alegrarnos la jornada. Gracias por compartir esta belelza. Complimenti!
RispondiEliminaAbbraccio